"Ricardo y Carolina": un romanzo storico a quattro mani

Laura Costantini e Loredana Falcone scrivono insieme ormai da anni e "Ricardo y Carolina" è uno dei loro libri, pubblicato nel 2015, il cui titolo mi ha catturato sin da subito per il richiamo alla lingua spagnola - per la quale ho un debole. Ambientato in Messico, nel XIX secolo, si tratta di un romanzo storico che cuce insieme la storia d'amore di personaggi forti e determinati al contesto sociale e politico dell'epoca descritta. 

Titolo: Ricardo Y Carolina;
Autrici: Laura Costantini e Loredana Falcone;
Genere: romanzo storico;
Editore: Pesci Rossi GoWare;
Prezzo: euro 4,99 (eBook); euro 14,99 (copertina flessibile).

Abbandonare l’Italia e un pretendente in grado di garantirle un futuro nell’aristocrazia della Milano del XIX secolo. Questa è la scelta di Carolina. Rifiutare le convenzioni, inseguire la libertà. Anche di raccontare il mondo sulle pagine di un giornale. Per se stessa e per il Messico di Benito Juárez affronta l’oceano, le diffidenze, i nobili bigotti e reazionari, la monarchia asburgica, la tirannia francese. Per sentirsi parte della lotta dell’uomo che ha scelto di avere accanto, rinuncia a gioielli e crinoline e veste i cenci della revolución. Carolina è figlia del Risorgimento, decisa a rischiare vita e onore in nome di un’idea di emancipazione che precorre i tempi. Ha dalla sua la forza della verità e dell’amore. Per la libertà. E per l’unico uomo che è riuscito a rubarle il cuore.

Carolina è una giovane donna italiana, aspirante giornalista, che lascia la penisola per recarsi in Messico pur di seguire la sua ambizione: coraggiosa, decisa, emancipata. Un'eroina moderna per i valori che incarna, ma suscettibile alle debolezze dei sentimenti, come qualsiasi essere umano. Sono proprio i sentimenti a renderla autentica e, al contrario di quanto si possa immaginare, forte. Il messaggio soffuso è che l'amore non può rappresentare un ostacolo alla realizzazione del sé, né tantomeno una fragilità. Raggiunge l'equilibrio l'individuo che è in grado di far coesistere l'amor proprio con l'amore per l'altro.

Altrettanto caparbio è l'uomo di cui si innamora, Ricardo, il quale abbraccia e combatte per gli ideali di libertà e indipendenza. Tali ideali si proiettano, così, su un contesto più amplio, quello storico-sociale: l'osmosi tra individuo e realtà circostante fa sì che ciò in cui si crede guidi l'uomo al raggiungimento del proprio equilibrio, che, però, non può dirsi completo senza la stabilità del proprio Paese. Altro personaggio avvincente è Victoria, sorella di Ricardo, che rinuncia ad agi e privilegi per appoggiare la revolución messicana contro Massimiliano d'Asburgo e seguire il suo amato Clair, El General. 

Nonostante l'attenzione alla storia d'amore tra Carolina e Ricardo, che procede di pari passo con la narrazione delle vicende storiche del periodo, il romanzo è pervaso da una piacevole atmosfera di orgoglio femminile. Siamo nel 1865, ben lontani dalle conquiste che la donna avrebbe raggiunto nel corso del secolo successivo in Italia, ma Carolina e Victoria sono già degli esempi di caparbietà e coraggio: donne che lottano per i propri ideali, facendo rinunce, scelte e sacrifici.

I dialoghi, ben costruiti, mettono in risalto i personaggi in modo che il lettore possa conoscerli direttamente tramite le loro voci, venendo catapultati in una realtà "lontana" dal punto di vista geografico e temporale sin dalle prime pagine. Le due autrici sono state in grado di accorciare le distanze: sebbene risulti difficile considerare Caterina e Ricardo persone a noi vicine, è il lettore a essere coinvolto nelle vicende e a diventare osservatore interno di quel mondo tratteggiato nel dettaglio.

Chi mi segue sa che non prediligo il romanzo storico tra le mie letture, ma gli amanti del genere gradiranno! 

Le autrici

LAURA COSTANTINI nasce in una borgata romana da padre portalettere e madre casalinga. Ma i limiti insiti in questa condizione non la spaventano. A otto anni inizia a scrivere storie, che illustra di sua mano. A undici decide che la sua scrittura sarà di fantasia ma anche di realtà: il giornalismo è il suo obiettivo professionale. Raccontare storie resta una passione che condivide con Loredana Falcone, senza mai offrirsi all’ansia della pubblicazione a tutti i costi. Giornalisticamente nasce con la carta stampata periodica, poi approda alla tv pubblica dove a tutt’oggi lavora presso la testata giornalistica regionale. Approdare alla pubblicazione di numerosi romanzi è una naturale conseguenza della tenacia nel continuare a scrivere narrativa. Non ama le classificazioni, spazia tra i generi. Ha un debole per le protagoniste. 

LOREDANA FALCONE, nata nella parte più vera di Roma e in una famiglia che, da parte di madre, affonda le radici tra i protagonisti del Risorgimento romano, ha coltivato la passione per la ricerca storica fino alla laurea. La scrittura entra a far parte della sua vita in tenera età, ma trova espressione nel sodalizio umano e professionale con Laura Costantini che incontra sui banchi del liceo classico. Creando quello che ama definire “duo scrittorio”, inconsapevole di quanta incredula curiosità la loro scrittura a quattro mani saprà creare nei lettori e negli addetti ai lavori. Intanto vive, ama, cresce due figli e pubblica numerosi romanzi senza mai accettare vincoli di genere. Dal romanzo storico al giallo al mistery con un unico comune denominatore: l’importanza delle figure femminili.


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