Titolo originale: Une femme rompue
1967
Tre storie, tre donne, tre racconti che danno ampio respiro a tutte le donne in generale e che, allo stesso tempo, mettono in luce l'intimità della donna in particolare. In una visione pirandelliana dell'"uno, nessuno, centomila" i tre racconti che compongono "Una donna spezzata" sono riuniti, non solo dal titolo, ma dall'idea che giace alla base del libro: quella di una donna, di tutte le donne che affrontano una lotta continua con se stesse e a volte, in certi atteggiamenti, anche contro se stesse.
Una donna spezzata
A dare il titolo all'intero libro è il primo racconto, sotto forma di diario personale, scritto da Monique durante un periodo di crisi coniugale. Da settembre a marzo, il lettore entra nelle giornate e nei sentimenti della narratrice-protagonista, assaporando con lei il lungo inverno di una lacerazione interiore. Sentiamo quasi lo scricchiolio di questa donna che si piega, che si incrina, barcollando tra la tentazione di lasciarsi andare e la voglia di resistere.
Il suo nome compare poche volte, proprio perché si tratta di un diario intimo. Monique inizia ad appuntare i suoi stati d'animo per sfuggire alla solitudine e per preservare la verità nella quale si era sempre consolata, quando si accorge che qualcosa nella sua stabilità sta cambiando. Poco dopo, in effetti, scopre il vero motivo di quella sensazione di cambiamento: il tradimento del marito con la bella Noëllie, donna in carriera così diversa da lei. Aggrappata al passato e all'illusione che il tempo non passi e quindi non trasformi le cose, Monique accetta passivamente la situazione, lasciando che il marito continui a vedere l'altra donna, nella speranza che la fiamma si spenga presto.
Il diario è testimonianza dell'adulterio in tutti i suoi passaggi, dal taciuto sospetto alla verità sconvolgente, attraverso le illusioni e le trascuratezze della protagonista. In quelle pagine si legge il modo in cui Monique incassa questo colpo così duro, soprattutto per lei, una donna "autentica" come la definiva il marito, che con dolcezza e premura si è sempre dedicata agli altri incondizionatamente. Nulla sappiamo della verità, perché il punto di vista degli altri è assente; conosciamo Monique e la sua vita solo attraverso le sue parole e la sua rappresentazione dei fatti.
Il tradimento è una frusta che apre la carne, che ti spezza, perché spezza con te tutte le certezze che hai sempre avuto non solo nell'altra persona, ma ancor di più su te stessa. Il tradimento del marito non è è poi così importante, quanto il tradimento che lei subisce dalla vita: una vita che lei si è costruita nel candore familiare crolla quando il velo dell'illusione scivola via rivelando una realtà diversa, che non necessariamente è quella vera, ma che è altrettanto plausibile e che mette in gioco non solo il suo presente ma anche l'intero passato: la crisi coniugale forse non è poi così recente, ma risale a molti anni addietro, e le figlie? Forse le loro scelte sono state solo una conseguenza del rapporto con la madre, o forse, peggio ancora, non lo sono state affatto e l'importanza che lei pensava di avere viene ridimensionata.