Richard Yates, Revolutionary Road


 Primo romanzo di Richard Yates, acclamato positivamente dalla critica sin da subito, ma successivamente accantonato, "Revolutionary Road" è un'opera che è stata riscoperta negli ultimi anni. Testimonianza ne è l'interpretazione cinematografica di Sam Mendes, del 2008, che ha portato sullo schermo Frank e April Wheeler, interpretati rispettivamente da Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, tornati a recitare insieme a dieci anni di distanza dal successo di "Titanic".

   Il romanzo racconta le vicende di una coppia americana durante gli anni '50, apparentemente felice, ma che nasconde in realtà una forte tensione: entrambi i coniugi vivono imprigionati dai doveri della famiglia, recitando dei ruoli prestabiliti. Qualsiasi elemento di disturbo o differenza potrebbe mandare in frantumi il sottile equilibrio. 
    L'America degli anni '50 non è più quella di qualche decennio prima: terra ambita, ricca di sogni realizzabili e speranze concrete; il sogno americano è ormai sgretolato, tanto che la giovane coppia tenta di dare una svolta anticonformista alle loro esistenze decidendo di trasferirsi oltreoceano, precisamente a Parigi, simbolo di giovinezza e speranza. Quello che l'America era prima per l'Europa, adesso lo è Parigi per l'America.
   Ad intralciare il progetto di trasferirsi è la promozione lavorativa di Frank e la gravidanza di April: motivi che rafforzano le titubanze del marito e che vengono usati come valido pretesto per rinunciare o almeno per posticipare la partenza. Nel frattempo, l'inquietudine e l'insoddisfazione di April aumentano, tra litigi e contrasti, in una famiglia sempre più spaccata tra il desiderio di equilibrio e stabilità e la voglia di uscire fuori dagli schemi e fuggire dalla routine.

   Il romanzo, considerato ormai un classico della letteratura inglese tanto da essere entrato a far parte dei 100 libri migliori del 1923 ad oggi secondo il Time (insieme a "Le correzioni" di Jonathan Franze, "Lolita" di Vladimir Nabokov, "I figli della mezzanotte" di Salman Rushdie, "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee...), affronta il tema dell'aborto in tutte le sue sfaccettature: l'aborto della carriera, della speranza, della spensieratezza... La scena finale è proprio la prima pensata e scritta da Yates, che poi ha sviluppato il resto del racconto per spiegare e tornare esattamente a quel punto descrittivo. Tema correlato è ovviamente quello della famiglia, che ricorrerà anche nei successivi lavori di Yates, il quale affermò di essersi ispirato soprattutto a F.S. Fitzgerald.

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