In vetrina: "Una vita di giorni impossibili" di Tabitha Bird. La "fantasticissima" storia di Willa Waters

Silver Willa ha 93 anni, colleziona stivali di gomma e ha un vecchio taccuino su cui annota le "Cose di cui sono sicura". Tra le sue poche certezze, molte delle quali piuttosto confuse, primeggia la determinazione di non finire in uno di quei posti con le "lenzuola di plastica", altresì detti ospizi. È un po' suonata, data l'età, il che la rende ancora più simpatica. 


Il 1 giugno 2050, Silver Willa ha un obiettivo di primaria importanza da portare a termine: spedire due pacchi. Mentre si reca all'ufficio postale col suo deambulatore, le sembra di vedere Super Willa Con Gli Stivali: se stessa a otto anni.

La sua infanzia non fu affatto serena: nonostante il forte legame con la sorella minore Lottie, gli abusi inflitti dal padre l'hanno segnata irrimediabilmente. A salvarla, ci ha pensato la sua fantasia e una scatola con dentro l'oceano. Non a caso, il suo cognome è Waters ("acque" in inglese) ed è proprio l'acqua a collegare Super Willa a Silver Willa, per andare in aiuto della Willa Di Mezzo, la donna che a 33 anni si dimenticò degli stivali di gomma e del suo sogno di disegnare storie illustrate per bambini.

La "fantasticissisma" storia delle tre Willa, tra gemme di marmellata, tè caldo rigorosamente in compagnia e il chihuahua Rospo, si snoda attraverso presente, passato e futuro, con il tentativo di affrontare un trauma mai superato, passando per tematiche turbolente. Ambientato in Australia, terra natale dell'autrice, il racconto si colora della ricchezza culturale del contesto.

Una osservazione sulle tazze di tè: possono essere davvero deprimenti se sorseggiate in solitudine. C'è una ragione se si dice "tè in compagnia". Dovrebbe essere scritto sul lato del pacchetto. Da assumere solo in compagnia. Meglio se in un picnic sulla spiaggia, inzuppandovi dei biscotti.

"Mangi le gemme di marmellata, Eden?" [...]

Il suo bacio sulla guancia è un qualcosa di svolazzante che non vuole rimanere dove si è posato. Eden deve andare da qualche parte. Anch'io una volta avevo posti dove andare.

Si tratta di un romanzo che fa sognare, come solo i bambini sanno fare, e ridere, come solo le anziane signore un po' svampite riescono, senza trascurare il lato tragico della vita: la crisi interiore che può deviare il corso delle cose.

"Una vita di giorni impossibili" dii Tabitha Bird, edito da Biplane Edizioni, è un libro per i grandi che riconoscono e amano la forza dell'immaginazione!

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