A. Forgione, "Napoli mon amour"

Esordio letterario del giovane scrittore Alessio Forgione,  "Napoli mon amour" è un romanzo sulla forza di attrazione e sulla correlata capacità di distruzione che esercita il contesto sull'individuo. L'autore, affermatosi sul panorama letterario italiano con il suo secondo romanzo, "Giovanissimi" (candidato al Premio Strega), affida il racconto a un narratore-protagonista che vive a Napoli, presenza preponderante ma paradossalmente tacita. 

Forgione A., "Napoli mon amour",
NN Editore, 2018.

In cerca di un lavoro nella sua città, idealmente intenzionato a stabilirsi a Londra in cerca di stabilità economica, con l'ossessione dei soldi spesi - date le scarse risorse - e la passione per la scrittura, il protagonista trascorre le sue giornate con l'amico Russo, i film e le partite del Napoli in TV. La monotonia dell'esistenza sembra essersi impossessato di lui come un virus silenzioso ma potente, che lo debilita gradualmente. L'intenzione di cambiare il corso della sua vita è quasi una ossessione, ma stenta a concretizzarsi.

La principale valvola di sfogo e motore intellettuale è rappresentata dalla scrittura, un'attività che non lo assorbe in maniera prepotente, ma nella quale ripone sempre più fiducia, soprattutto dopo l'incontro con Nina. Lei è la carne che brucia, la speranza del cambiamento, la naturalezza dell'amore e la semplicità di condividere un piatto di pasta. Sarà con Nina che il protagonista deciderà di andare a Roma a bussare alla porta dello scrittore Raffaele La Capria, autore del suo adorato "Ferito a morte", per presentargli dei suoi racconti. 

La ragazza e la scrittura sono le uniche fonti di luce che il giovane scorge nel buio della sua città, che comunque tanto ama. Napoli, come Hiroshima nel capolavoro cinematografico di Alain Resnais, "Hiroshima mon amour" a cui rimanda il titolo del romanzo, è una città bombardata, dissestata, distrutta dal punto di vista delle possibilità che ha da offrire , ma anche nel vuoto e nell'aridità può nascere la bellezza, come quella di una storia d'amore. Che poi sopravviva o meno è un'altra questione.

Il romanzo di Forgione mi ha colpito molto e per il rimando a un film che, dal punto di vista affettivo, è per me significativo - e la conseguente interpretazione che l'autore ne fa -, e per il suo stile, mirato e nudo. Un libro breve, ma di spessore; semplice, dal punto di vista sintattico e linguistico, ma intenso. Lo consiglio vivamente.

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