IO ME LO LEGGO: novità di gennaio
Inauguriamo il 2020 con le novità della rubrica "In vetrina", proposte dalla casa editrice "Io me lo leggo", dedicata a testi di ambientazione storica. I romanzi in uscita a gennaio sono "Il vento del destino" e "Solo la verità, 1832". Di seguito, qualche dettaglio.
Titolo: "Il vento del destino"
Autore: Antonella Parmentola
Pagine: 502
Prezzo: € 24,00 - 2,00
“Il destino era stato così meschino con loro! Gli aveva mostrato la felicità riflessa in uno specchio e gliel’aveva tolta subito dopo. Eppure, lei continuava a sperare. [...]Forse qualcun altro, un uomo ed una donna, figli di un’epoca diversa, di un tempo più felice, si sarebbero incontrati, un giorno, si sarebbero innamorati e avrebbero vissuto quella felicità che a loro era stata crudelmente negata.”
Parigi 1706, 2016.
In occasione del trecentesimo anniversario dell’azienda di famiglia, Victor fa un incontro inaspettato e da quel momento inizia ad avere la percezione di rivivere la storia del suo avo e del grande amore che egli ha vissuto un tempo. L’incontro con due occhi indimenticabili. Una promessa. Un amore invincibile. Ed improvvisamente, tutto è chiaro… Quei due uomini hanno in comune lo stesso destino.
Titolo: "Solo La verità 1832"
In occasione del trecentesimo anniversario dell’azienda di famiglia, Victor fa un incontro inaspettato e da quel momento inizia ad avere la percezione di rivivere la storia del suo avo e del grande amore che egli ha vissuto un tempo. L’incontro con due occhi indimenticabili. Una promessa. Un amore invincibile. Ed improvvisamente, tutto è chiaro… Quei due uomini hanno in comune lo stesso destino.
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Autore: Octavia K Sour
Pagine: 230
Prezzo: € 14,00 - 1,99
Lee Ann ha vissuto la sua vita divisa tra la sua casa a Torino e diversi collegi all’estero, sempre lontana dai suoi genitori spesso in viaggio. Ora che questi sono morti, in circostanze misteriose, è costretta a lasciare Torino per trasferirsi da Sir Stladstone, il suo padrino che vive in Toscana con sua moglie e i due giovani figli: Terence e Lawrence Lee Ann. Dopo tante sofferenze, sente di poter essere nuovamente felice, ma non tutto è come sembra. Quello straordinario legame tra fratellanza e amicizia, con Terence e Lawrence, rischia di infrangersi. L’affetto diventa amore e quando alcuni segreti vengono allo scoperto tutto si complica. C’è qualcosa sotto la perfetta facciata della famiglia Stladstone? Cosa nascondono alla ragazza?
- INCIPIT -
«Mi scriverete spesso, vero?»
«Certamente, Lee Ann. Verrò presto a trovarti»
«Trovo assurdo non poter rimanere qui con voi»
«Se dipendesse da me, non ti lascerei andar via»
«Forse si può fare ancora qualcosa, venite con me e parlate con Sir Stladstone»
«Non si può… ne abbiamo parlato fin troppo»
«Lo so, ma è tutto così strano. Non posso non sospettare che la verità sia un’altra, mio padre
«Certamente, Lee Ann. Verrò presto a trovarti»
«Trovo assurdo non poter rimanere qui con voi»
«Se dipendesse da me, non ti lascerei andar via»
«Forse si può fare ancora qualcosa, venite con me e parlate con Sir Stladstone»
«Non si può… ne abbiamo parlato fin troppo»
«Lo so, ma è tutto così strano. Non posso non sospettare che la verità sia un’altra, mio padre
nascondeva qualcosa e Sir Stladstone era forse coinvolto»
«Enough! Tuo padre era una persona onesta, non aveva nulla da nascondere e nulla da temere»
«E Sir Stladstone?»
«Lui è solo un amico di vecchia data di tuo padre, non mi piace che tu vada da lui, ma non
«E Sir Stladstone?»
«Lui è solo un amico di vecchia data di tuo padre, non mi piace che tu vada da lui, ma non
possiamo fare nient’altro, sono certo che tutto andrà bene, vivrai in una famiglia che ti vorrà
bene, i tuoi genitori credevano che lì avresti trovato un ambiente sereno e adeguato a te. È
questo che è stato deciso»
Silenzio.
«Non voglio che ti occupi ancora di queste fantasie. Salutiamoci con gioia e mi raccomando,
Silenzio.
«Non voglio che ti occupi ancora di queste fantasie. Salutiamoci con gioia e mi raccomando,
scrivimi e se non ti sentissi la benvenuta…»
«Non preoccupatevi»La sua mano estrasse dalla giacca un orologio da taschino, gli diede un fuggevole sguardo per poi tornare a me:
«Credo sia giunto il momento di salutarci. Addio, Lee Ann»
«Addio, zio Arthur»Un abbraccio.Salii in carrozza, mio zio fece cenno al cocchiere di andare.
La carrozza cominciò a muoversi scricchiolando, io sprofondai. Mi sporsi col busto fuori del
«Non preoccupatevi»La sua mano estrasse dalla giacca un orologio da taschino, gli diede un fuggevole sguardo per poi tornare a me:
«Credo sia giunto il momento di salutarci. Addio, Lee Ann»
«Addio, zio Arthur»Un abbraccio.Salii in carrozza, mio zio fece cenno al cocchiere di andare.
La carrozza cominciò a muoversi scricchiolando, io sprofondai. Mi sporsi col busto fuori del
finestrino: il vento mi colpiva. Era freddo, ma non riuscivo a decidermi a ritrarmi.
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