Alessandro Piperno, Dove la storia finisce

   Storie che si intrecciano. Federica che si aggrappa al suo cognome acquisito come si aggrappa ancora a quel marito itinerante. Matteo, eterno giovane, in ritorno nella sua Itaca. Martina, la figlia irrequieta a causa di un’intimità taciuta e Giorgio, il figlio arrabbiato, dedito al lavoro.
 Una famiglia di quelle moderne, una famiglia disintegrata che allunga i suoi tentacoli verso altri componenti di una contemporanea società: amici, fidanzati, mariti, suoceri.  Una famiglia che gradualmente si ricompone in un fragile, temporaneo puzzle, i cui pezzi sembrano ormai logorati, dopo il rientro di Matteo, esule volontario a Los Angeles da diversi anni. 
   “Dove la storia finisce” è il romanzo di Alessandro Piperno che ci racconta di relazioni sociali in continuo movimento tra stasi e crisi. Storie che si intrecciano, tra loro e con la Storia, la quale stravolge quelle che appaiano come banali preoccupazioni, spazzando via la quotidianità in un solo attimo di inaspettata violenza.
   Uno stile "leggero", ma con parole calibrate, e una capacità di intrecciare tra loro i personaggi e descrivere i labili rapporti che desta interesse. 
  Un finale che spiazza, che sembra cancellare tutto ciò che è stato scritto prima: tutto finisce, o forse tutto inizia nuovamente, in modo diverso. La Storia si riprende il suo ruolo da protagonista e tutto, al suo cospetto, si annulla, anche i cambiamenti quasi inevitabili.
Piacevole lettura, ma terminata con l'amaro in bocca.

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