Una famiglia che si è sgretolata, raccontata dalla Mazzantini con asciutto realismo, senza compassione né risentimenti, senza illusioni né false speranze. Uno spaccato della vita dei due protagonisti colti in quel presente che li vede distanti, lontani dal futuro, inesistente, e dal passato, rievocato ma intangibile.
Tutto in una sera, una vita insieme nel tempo di una cena. Sebbene la costruzione dei personaggi sia sublime, ho percepito una certa superficialità nella narrazione, arricchita - raro caso! - dal film di Castellitto, che, dando un volto a quella storia, è riuscito a colpirmi ancora di più...
COME DON QUIJOTE, CAVALIERE ERRANTE PER ECCELLENZA, I LETTORI ERRANTI SON QUELLI ALLA RICERCA PERENNE DEI PROPRI SOGNI DA VIVERE GRAZIE AL SUPPORTO INFALLIBILE E AL DESIDERIO INSAZIABILE DI LIBRI.
lunedì 9 novembre 2015
Margaret Mazzantini, Nessuno si salva da solo
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