Film tratti dai libri [parte 1]

In seguito alla puntata di Parole di carta, su Agorà Televisione, in compagnia di Stefano Troilo, e prima di un nuovo appuntamento dedicato all'argomento, ecco in breve le informazioni su (alcuni) film tratti dai libri.

Forrest Gump (1994). Il capolavoro di Robert Zemeckis, vincitore di 7 statuette, è un raro esempio di film che supera il libro. Pochi sanno, infatti, che si ispira al romanzo omonimo di Winston Groom (1986). 

La versione di Barney (2010) è l'interpretazione cinematografica del romanzo di Mordecai Richler (1997), uno dei libri più sorprendenti che letto recentemente e che consiglio vivamente!

Il grande Gatsby (2013). Recentissimo film tratto dalla celebre opera di F.S. Fitzgerald (1925), incentrato sulla figura del misterioso Gatsby, un uomo che si è creato da sé - a partire dal nome - per (ri)conquistare una donna, convinto di poter combattere i cambiamenti dovuti al tempo. Ma il tempo passa, trascinando con sé l'ultimo spiraglio dei "roaring twenties" e del sogno americano.

Il ritratto di Dorian Gray (2009). Il capolavoro di Oscar Wilde del 1890 non poteva che avere più versioni cinematografiche. La più recente è di qualche anno fa, che, nonostante le differenze evidenti con il libro, riesce a trasmettere il concetto di "estetismo" caro all'autore inglese.

La ragazza di Bube (1963) è il film di Comencini, interpretato da Claudia Cardinale, tratto dal romanzo di Carlo Cassola, il quale, con un realismo che è stato messo in discussione, punta i riflettori su una storia vera, quella tra il partigiano rinominato Bube e la ragazzina Mara.

Seta (2007). Altro caso - a mio avviso - di eccelsa rappresentazione cinematografica: questa volta da parte di François Girard, che ha scelto gli attori Keira Knightley e Michael Pitt per un film ispirato al libro del 1996 di Alessandro Baricco.

Lolita. Due le versioni per l'opera maestra di Vladimir Nabokov: quella del 1962 di Stanley Kubrick e quella del 1997 di Adrian Lyne. Mentre il primo girò solo il 20% della sceneggiatura, optando per un'interpretazione più libera (d'altronde stiamo parlando di Kubrick), il secondo rimane decisamente più fedele al testo scritto e all'immagine della protagonista, tanto da essere maggiormente apprezzato dal figlio di Nabokov. 

Eyes wide shut (1999). Altro capolavoro dello sperimentatore S. Kubrick, questa volta ispirato al capolavoro della letteratura novecentesca "Doppio sogno", opera di Arthur Schnitzler (1925). Al contrario di quanto accaduto per "Lolita", in questo caso il regista è rimasto molto più fedele al testo. Difficile comprendere il film, proprio perché nel libro, scritto mentre si andavano diffondendo le idee di Freud, si scava nell'inconscio dei protagonisti.

Shining (1980). Anche questo celebre film horror di Kubrick è tratto da un romanzo, quello di Stephen King, pubblicato nel 1977, in cui viene riproposto in modo originale il topos della casa "stregata".

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975). Stupendo film interpretato dal bravissimo Jack Nicholson e ambientato in una casa di cura, tratto dal romanzo di Ken Kesey del 1962.

Il buio oltre la siepe (1962) è tratto dall'omonima opera di Harper Lee (1960): un capolavoro che affronta il tema del razzismo visto dagli occhi di una bambina.

Sleepers (1996). Un cast d'eccezione per un thriller incredibile, basato sul romanzo di Lorenzo Carcaterra, scrittore statunitense di origine italiana, che racconta in prima persona la storia di quattro giovani amici nel quartiere malfamato di New York, Hell's kitchen. Un caso di incoscienza, un caso giudiziario, un caso di vendetta...

Orwell 1984 (1984). Film di Michael Radford (regista, tra gli altri, del meraviglioso film letterario Il postino e de Il mercante di Venezia), che ripropone l'opera di Orwell (1948) basandosi tanto fedelmente sul testo da girare le scene nei precisi giorni delle date riportate nel libro (che è ambientato nel futuro).



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