La mia esperienza di auto-pubblicazione: qualche consiglio
Ti piace scrivere e il tuo sogno è quello di pubblicare un libro? Fino a pochi anni fa, questo sogno era un progetto catapultato in un futuro ancora lontano, in attesa di scrivere il capolavoro del secolo - o perlomeno dell'anno, dai, non esageriamo -, in grado di destare l'interesse di un editore che avrebbe riposto fiducia e ammirazione nella tua creatività. Oggi qualcosa è cambiato.
Con il proliferare di siti internet e case editrici che offrono la possibilità di pubblicare un libro in cambio di denaro, puoi realizzare tranquillamente il tuo progetto. Qualcosa si perde?
Forse. La soddisfazione di vedere accettata la tua opera, l'appagamento derivante dalla ricompensa di un'offerta editoriale ottenuta dopo sacrifici e fatica, l'immensa gioia di sentirti a tutti gli effetti uno scrittore. Forse questo si perde, ma è anche vero che ci si guadagna in indipendenza, determinazione e forza interiore, e niente e nessuno potrà rubarti quell'alone di felicità finale nella consapevolezza di esserci riuscito.
Forse. La soddisfazione di vedere accettata la tua opera, l'appagamento derivante dalla ricompensa di un'offerta editoriale ottenuta dopo sacrifici e fatica, l'immensa gioia di sentirti a tutti gli effetti uno scrittore. Forse questo si perde, ma è anche vero che ci si guadagna in indipendenza, determinazione e forza interiore, e niente e nessuno potrà rubarti quell'alone di felicità finale nella consapevolezza di esserci riuscito.
Credo che l'auto-pubblicazione sia un modo piuttosto democratico di garantire a tutti la possibilità di concretizzare il proprio sogno, senza per questo illudersi di essere entrato nel mondo letterario. L'auto-pubblicazione rappresenta una possibilità, un punto di partenza, una sfida interiore. Non sarà di certo l'autore stesso, poi, a decidere se la sua opera valga in termini di spessore letterario o no.
Detto questo, ecco qualche suggerimento che mi sento di dare in base alla mia esperienza.
1. NON AVERE FRETTA!
Non accelerare i tempi, preso dall'eccitamento di ricevere la tua copia cartacea il prima possibile. Devi essere sicuro di quello che fai, ma soprattutto il tuo testo deve essere pronto.
2. RILEGGI E CORREGGI
La rilettura e correzione del proprio testo è sempre molto difficile, ma è assolutamente normale. Si tratta di un testo che conosciamo troppo bene, il che fa sì che l'attenzione critica che dovremmo avere si perde dopo pochi minuti, spostandosi dal livello sintattico e grammaticale, a quello contenutistico. Gli errori e le sviste sono inevitabili, quindi la correzione deve essere accurata. Per farlo, a opera completata, aspetta almeno un paio di settimane prima di rileggere l'intero testo, vedrai che nuovi errori salteranno all'occhio. Meglio leggere ad alta voce o ascoltare mentre qualcun altro legge. Inoltre, fallo leggere ad un'altra persona (un amico, un fratello, un genitore...): sicuramente individueranno altri problemi, oltre a darti un primo riscontro.
3. IL PARATESTO
L'auto-pubblicazione ti dà il vantaggio di poter scegliere liberamente la copertina e la quarta di copertina, in modo da personalizzare il libro il più possibile.
COPERTINA: scegli un'immagine che meglio rappresenti il tuo libro, ma che catturi l'attenzione. Ovviamente, in copertina deve essere presente anche il titolo e il nome dell'autore (sovrapposti all'immagine o in uno spazio delimitato), e se preferisci anche il genere.
QUARTA DI COPERTINA: pensa ad una breve descrizione che riassuma l'opera, chiedendoti "perché qualcuno dovrebbe leggerla?". La presentazione del libro può essere fatta anche da un'altra persona, in modo discorsivo, o attraverso una citazione tratta dal testo stesso. Anche una breve presentazione di te stesso, accompagnata da una foto in formato piccolo, è una buona idea.
4. PRENDI ESEMPIO
"Prendere esempio" non significa neanche lontanamente copiare, né tanto meno imitare. Si dà il caso che per saper scrivere bene, inconsciamente si è preso esempio da altri autori attraverso numerose e previe letture. Ma credo che anche in questa fase, l'osservazione e la considerazione degli innumerevoli libri esistenti possa aiutare a individuare come vogliamo che il libro sia fisicamente: osservare altri libri può chiarirci le idee e darcene di nuove su come vogliamo scrivere il titolo, inserire l'immagine, impaginare il testo e quant'altro.
5. SCEGLI L'EDITORE
Solo quando sei sicurissimo e soddisfatto di ciò che hai scritto su tutti i fronti (contenuto, forma, stile, struttura, ortografia...), puoi procedere a contattare chi offre servizi di auto-pubblicazione. Puoi sempre provare, prima, a inviare il manoscritto a quelle poche case editrici che non richiedono un contributo in denaro, non si sa mai. Ma i tempi per ottenere una risposta sono piuttosto lunghi (solitamente sui 6 mesi), inoltre i soldi che spendi per stampare il manoscritto e inviarlo più volte puoi utilizzarli per autofinanziarti.
Informati se nella tua città c'è qualche casa editrice (a volte sono piccole e poco conosciute) o rivolgiti a un sito (youcanprint.it, ilmiolibro.it...), informandoti sui costi di pubblicazione con un semplice e gratuito preventivo online. I siti si occupano di stampare la tua opera (controlla sempre che appongano anche il necessario CODICE ISBN!) e di "distribuirla" (inserendola nei cataloghi online e rendendola disponibile per le librerie). Ricordati, però, che sta a te far conoscere la tua opera, spargendo la voce tra i conoscenti, attraverso i social networks o partecipando a qualche evento.
Io sono dell'opinione che se hai scritto un capolavoro verrà fuori, in caso contrario, se è la tua vera passione, continua a scrivere e a migliorarti sempre.
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