Harper Lee, Il buio oltre la siepe

Harper Lee,
Il buio oltre la siepe (To kill a mockingbird)
1960
* * * * * (5/5)

  Scout, una bambina intelligente e vivace, vive col fratello maggiore Jem e il padre Atticus Finch a Maycomb, nell'Alabama. La storia è ambientata negli anni '30 e abbraccia un arco di pochi anni, durante i quali, gli occhi curiosi della protagonista assistono alla crescita del fratello, suo compagno di giochi e d'avventure, e alla vicenda giudiziaria di cui si occupa il padre avvocato e che coinvolge l'intera cittadina. 
  Scout, cresciuta come una "selvaggia" agli occhi ipocriti e alle menti ottuse dei suoi concittadini - perché lasciata libera di godersi la sua età senza esagerate restrizioni -, stenta ad accettare le convenzioni della società, rifiutandosi di indossare gli abiti - simbolicamente e letteralmente - da signorina. Alla gonna preferisce i pantaloni, ai salotti con le signore i giochi col fratello e l'amico Dill. Decisa a difendere anche con le mani i suoi diritti e il suo onore, in lei si scontra la dolce incoscienza infantile e la brillante lucidità incondizionata.
Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.
  Alle sue descrizioni delle estati trascorse nella spensieratezza, si intreccia in maniera sempre più decisiva un episodio di razzismo, fino a diventare il punto focale dell'opera. Pur consapevole dell'improbabilità di una vittoria, l'avvocato Finch decide di difendere il nero Tom Robinson dall'accusa di violenza carnale, nei confronti della signorina Mayella, da parte della famiglia Ewell.
  Il titolo originale suggerisce e riassume il significato del razzismo: prendersela con una persona più debole (non agli occhi della giustizia, ma agli occhi delle persone - il che è peggio dato che la giustizia è rappresentata da esseri umani) è facile come sparare a un tordo. 
  L'opera è caratterizzata da sorprendenti dialoghi, citazioni impeccabili e suggerimenti di vita, che illuminano tanto la protagonista quanto il lettore. Un tema delicato come il razzismo viene affrontato con amara dolcezza e brillante dosaggio: il cambiamento, quasi impercettibile a prima vista, viene accennato e suggerito con estrema lentezza. Un'opera che non ha bisogno di ulteriori considerazioni. Da leggere e da conoscere assolutamente.


Voi conoscete la verità, e la verità è questa: alcuni negri mentono, alcuni negri sono immorali, alcuni negri non possono essere lasciati accanto alle donne, nere o bianche che siano. Ma questa è una verità che si può applicare a tutta la razza umana e non a una particolare razza di uomini.

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