tag:blogger.com,1999:blog-7336789747416757207.post4177072817495932055..comments2023-06-23T15:06:05.900+02:00Comments on La lettrice errante: Antonio Tabucchi, Sostiene PereiraLettricerrantehttp://www.blogger.com/profile/17018436830194689206noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-7336789747416757207.post-5855978074183992422012-12-03T10:50:29.719+01:002012-12-03T10:50:29.719+01:00Infatti, metanarrativa è letteratura. Forse per qu...Infatti, metanarrativa è letteratura. Forse per quanto possa sembrare una tendenza anti-letteraria e anticonformista, in realtà, è parte integrante del processo di riflessione e costruzione letteraria che, in maniera evidente o implicita, coinvolge ogni scrittore. Non credo esistano scrittori che possano essere tali senza aver assimilato la tradizione letteraria e, quindi, averci riflettuto su.<br />Bene, allora dopo la tua lettura, mi dirai cosa ne pensi, se il mio consiglio è stato utile o meno. Nel frattempo, ti anticipo che presto commenterò altri due libri interessantissimi...Lettricerrantehttps://www.blogger.com/profile/17018436830194689206noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7336789747416757207.post-29458613984853394272012-12-02T21:17:38.738+01:002012-12-02T21:17:38.738+01:00Sì, io parlo del tema della metanarrativa in gener...Sì, io parlo del tema della metanarrativa in generale, la mia non può che essere una riflessione larga e non (ahimè!) strettamente collegabile all'opera di Tabucchi, che purtroppo non conosco per ora. Mi è capitato di leggere opere che sfruttano questa tecnica narrativa e la trovo affascinante e sorprendente. Ma spero che non si riduca in cliché letterario (e non mi riferisco a Tabucchi, non potrei, non avendo letto il testo...), considerando, tanto più, che sono proprio i meccanismi fittizi della narrazione e i suoi procedimenti compositivi che intende rivelare, pur rimanendo all'interno dei confini della letterarietà. La metanarrativa, in fin dei conti, finisce per "far" letteratura e proprio per questo necessita di essere costantemente alimentata da una forte volontà di rinnovamento. Ancor più se si ha davanti un lettore che, come me, ama essere illuminato ad ogni indizio...Ad ogni modo, il potere in sé della metanarrativa è inequivocabile, dal momento in cui ha il potere di risvegliarci dai torpori delle nostre coscienze ormai anestetizzate da tanta letteratura di "routine"...Leggerò Tabucchi, forse nel 2013, ma lo farò! Se lo consigli tu, che oltre a scrivere delle pagine meravigliose di poesia e letteratura, sei una grande esperta di metanarrativa, sono certa che ne valga la pena. Alessianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7336789747416757207.post-42055263964142680422012-12-02T15:08:45.960+01:002012-12-02T15:08:45.960+01:00Cara Ale, grazie per il tuo interessante commento....Cara Ale, grazie per il tuo interessante commento. Lo spirito che mi anima è proprio quello di scovare sempre nuovi spunti e riflettere insieme su argomenti che rivelano la loro ampiezza solo attraverso il dialogo e il confronto. L'opera, in realtà, non è marcatamente metanarrativa, eppure nella nota finale dell'autore o nell'intertestualità ben evidente, emerge quella che si delinea come una caratteristica inevitabile di uno scrittore: la riflessione sulla letteratura e il confronto con altri autori. Come dici giustamente tu, il tema finzione-realtà potrebbe risultare scontato e banale, soprattutto se incastrato nei soliti pensieri e senza capacità di evolvere, ma non è questo il caso di Tabucchi, che ho trovato sottile ed eccellente nel non caricare di pesantezza i rimandi intertestuali o il parallelismo storico con la situazione ottocentesca. La genialità di un autore risiede proprio nell'apparente semplicità, nel conferire l'illusione della semplicità, non trovi? Poi c'è chi si accontenta del piacere di una lettura scorrevole e chi si illumina ad ogni indizio...Lettricerrantehttps://www.blogger.com/profile/17018436830194689206noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7336789747416757207.post-47803056088884460982012-12-02T13:21:11.761+01:002012-12-02T13:21:11.761+01:00Non conosco il libro, ma personalmente mi ha affas...Non conosco il libro, ma personalmente mi ha affascinato molto la tua descrizione cadenzata da brevi estratti del testo originale. Per quello che posso permettermi di constatare (data la mancata esperieza diretta dell'opera, che è fondamentale per poter formulare qualsivoglia riflessione riguardo ad essa), mi concedo la libertà di sottolineare un aspetto, che hai ben rimarcato, e che è oggetto dei tuoi appassionati studi da un pò di tempo: la metannarrativa. Credo che quest'ultima si basi principalmente su una presa di coscienza fondamentale: siamo ugualmente immersi nella realtà così come nella finzione, tanto che l'uno finisce per confondersi e rimescolarsi con l'altro. E la letteratura, prodotto del pensiero umano, non fa che rispecchiare questo "gioco". D'altronde anche Shakespeare all'epoca ebbe la grande intuizione di affermare che la vita è un palcoscenico ed ognuno interpreta il proprio ruolo all'interno di questa grande commedia che è l'umanità. La metanarrativa è uno sguardo lucido e consapevole sui meccanismi del mondo, ne mette in luce le profonde verità, ma anche le più crudeli menzogne. E' un discorso affascinante e uno strumento di osservazione privilegiato proprio perchè srotola tutte le maglie della finzione, ma allo stesso tempo paga un tributo anche alla realtà, poichè essa stessa, delle volte, si compone di finzione...La metanarrativa è un procedimento sempre più utilizzato dagli autori moderni e contemporanei, ecco perchè non ti è risultato difficile rintracciare più riferimenti, più paralleli e collegamenti tra i vari autori, come tu hai giustamente osservato. Talmente diffusa che sta diventando essa essa un procedimento all'interno della lettaratura. Bisognerebbe, dunque, evitare che da mezzo libero e critico qual essa è, diventi uno strumento passivo, sottomesso alle regole e alle codificazione della grande tiranna, Madre Letteratura. Bisognerebbe eludere il rischio che essa diventi ciò che essa vuole spiegare e rivelare. Questo dà vita a quell'incessante processo di rivitalizzazione e creazione artistica che prende il nome di innovazione. Mai fermare questo avanzamento, pena l'impoverimento umano e intellettuale. E mentre ci deliziamo nel leggere il personaggio di Eliot e di Tabucchi, aspettiamo, più o meno consapevolmente, che la metanarrativa superi il confine insito in ogni tappa della storia dell'uomo e della conoscenza. In altre parole, che Pereira possa, un giorno, superare se stesso...Alessianoreply@blogger.com